PARIS HAUTE COUTURE 2022

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Ciao Girls!
Giovedì sera si è conclusa in bellezza la settimana della moda parigina dedicata all’Haute Couture, senza dubbio tra le più attese dell’anno!

Pronte per un “fashion recap” insieme a noi?

SCHIAPARELLI 
Daniel Roseberry ci stupisce ancora una volta con una nuova collezione onirica e sontuosa! “The Age of Discipline” è composta da abiti couture dall’attitude sacra, corpetti metallici che esaltano la silhouette del corpo, simboli religiosi (come croci e aureole). 
Una vera e propria collezione da sogno che si sviluppa in abiti presentati in tre colori principali: il bianco, il nero e l’oro.
Roseberry ha realizzato questa collezione ispirandosi alle immagini della galassia e della fantascienza. lo si può facilmente intuire dagli anelli di ottone “saturniano” che (letteralmente) orbitano attorno a un corsetto di tela nera intrecciata con fiori neri in jacquard.

Cosa ci ha colpito di più? Senza dubbio l’abito “Medusa”: realizzato con una nuova tecnica in cui la pelle dorata bagnata è modellata su sculture di argilla! 

CHRISTIAN DIOR
Attraverso le creazioni della collezione Dior Haute Couture Primavera-Estate 2022, Maria Grazia Chiuri continua ad esplorare l’essenza alla base della moda, dall’arte del ricamo a quella della sartoria. 
Dopo tre stagioni in versione digitale, Dior finalmente torna a sfilare “in presenza”. La passerella è arricchita da uno sfondo di arazzi creati dagli artisti Madhvi e Manu Parekh.

La collezione, invece, è il risultato della collaborazione tra la Chiuri e The Chanakya School of Craft di Mumbai fondata da Monica Shan e Karishma Swali. L’obiettivo è quello di instaurare un dialogo tra moda e arte attraverso la realizzazione a mano di capi dai ricami 3D(come le gonne ecrù abbinate a camicie trasparenti in organza); questi avvicinano la storia sartoriale indiana alla tradizione Dior in un’ottica artistica contemporanea.
I completi con gonna e pantalone hanno un posto di primo piano nei look proposti, insieme a mantelle geometriche bianche e a tessuti in jacquard metallizzato argento che lasciano il passo a crepe di seta morbida.

Cosa ci ha colpito di più? Le calze, emblema della collezione, che prendono una consistenza spettacolare grazie al ricamo e si abbinano a look diversi: dal tailleur grigio in grisaglia, agli abiti da sera.

CHANEL
Charlotte Casiraghi ha aperto a cavallo la sfilata Chanel haute couture a Parigi.
L’ispirazione è molto chiara: il mondo dell’equitazione, la precisione e le regole che comporta, ma anche la campagna e le atmosfere bucoliche. Ed è così che i capelli si raccolgono in rigidissimi chignon o sostengono coroncine di fiori, mentre il make up punta tutto su un eyeliner che si sdoppia a coda di rondine.
Gli abiti proposti da Virginie Wolf sono morbidi e fluttuanti, ereditieri dello spirito libertino di Coco Chanel. Si caratterizzano da ricami e dettagli opulenti, balze, tulle e sensualissime trasparenze! Ci sono poi i completi spezzati, composti sia da crop top e gonna a palloncino che dall’immancabile set giacca + mini skirt in tweed… so chic!

Cosa ci ha colpito di più? Lo spacco, generoso e profondo, che caratterizza gli abiti e le gonne… un vero e proprio atto rivoluzionario che rimanda ai colpi di forbici con cui Coco Chanel cambiò le sorti della moda!

VALENTINO 
“Anatomy of Couture” è l’ultima collezione haute couture di Valentino con la quale Pierpaolo Piccioli torna a Parigi.
L’incipit della collezione è dare dignità al corpo e non omologare il suo significato costringendolo in un abito… un vero inno alla valorizzazione della persona!
Modelle e modelli di ogni età, taglia, etnia e genere hanno sceso la grande scala a chiocciola che dalla sartoria porta nei saloni dell’atelier di Place Vendôme.
La collezione è costituita da abiti con ricami, paillettes, perline e piume ma anche drappeggi, volants, intarsi, fiocchi, tagli sbieco e ricami a nido d’ape che si alternano a top scolpiti, abiti lunghi con ali di chiffon che partono dalle spalle, gonne da ballo, code da red carpet e voluminose cappe in taffettà.

Cosa ci ha colpito di più? L’unico outfit in colore “rosso Valentino”: un completo con top a reggiseno, pantaloni ampi e cappa in taffetà… amazing!

FENDI COUTURE
Il filo conduttore della collezione proposta da Kim Jones alla Paris Fashion Week è stato il forte riferimento agli usi e costumi dell’Antica Roma.
L’ispirazione del designer sembra anche voler guardare nel guardaroba dell’esercito romano. Infatti, l’occhio cade inevitabilmente su cappe e mantelle che somigliano a quello che un tempo era il mantello del generale romano.
Tuniche, mantelle e stole arricchite da colori vibranti, tessuti pregiati e dettagli preziosi.
Grande spazio nella couture di Fendi è dedicato anche al bianco, il colore amato dai romani, perché simbolo di purezza. Kim Jones lo rende protagonista assoluto attraverso vestiti, lunghi e imponenti, a fascia o con taglio monacale dritto.

Cosa ci ha colpito di più?  I colori più scuri come il nero e il blu navy, che contrastano il bianco. Con questi colori, il riferimento all’iconografica storia dell’Antica Roma.

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