FASHION ADVISOR #9 – RESEARCH AND DEVELOPMENT RAW MATERIALS MANAGER

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I vantaggi della ricerca sulle tendenze, di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo, consente ai ricercatori di materie prime e semilavorati di identificare i materiali  chiave della collezione, i colori e le stampe che, insieme alle nuove tecnologie utilizzate per la produzione e per il suo miglioramento, permettono al brand di risultare  sempre avant-garde.

II “research and development raw materials manager” è la persona in azienda che si occupa professionalmente della ricerca dei materiali per la confezione di campioni della nuova collezione che saranno lo specchio della successiva produzione dei capi venduti durante la campagna vendite.

Il tecnico deputato a questa ricerca deve conoscere molto bene i materiali (tessuti, pelle, accessori vari) e può quindi essere uno specialista merceologico, in aziende di grandi dimensioni o per brand molto importanti.
Altrove, in realtà minori, questa figura con le sue funzioni  è assunta da un assistente del designer o da assistenti/ buyer dell’ufficio prodotto.

Photo: @pinterest

In ogni caso chi sviluppa questa attività deve avere una mente orientata al problem solving, dovendo spesso ricercare oltre alle materie prime più consone alla creazione del prodotto anche una serie di alternative con prezzi, disponibilità, minimi e termini di consegna differenti.

Si reca alle fiere di settore ( Milanounica, Première vision, Lineapelle, Pitti filati, ecc.), visita fornitori (o si fa visitare da agenti e rappresentanti di aziende di raw materials e accessori), negozia prezzi e condizioni e ordina le campionature che vengono sottoposte al merchandiser e al designer nelle riunioni che hanno per oggetto la nuova collezione.

Photo: Milano Unica

Oltre alle materie prime il ricercatore può anche occuparsi della loro personalizzazione che avviene attraverso il seguito dei semilavorati (prodotti intermedi che necessitano di ulteriori lavorazioni al fine di essere commercializzati o inglobati in prodotti finiti).  La personalizzazione  permette un tocco di creatività  in fase di realizzazione del campionario, soprattutto se si utilizzano macchinari di ultima generazione combinati a tecniche tradizionali manuali, in modo che l’aspetto contemporaneo e moderno si fonda con la cura artigianale. Ne sono esempi i ricami, le stampe, le tinture, le galvaniche dei componenti e della minuteria utilizzati per borse e scarpe o anche alcune lavorazioni riguardanti le calzature fino a giungere alle moderne laserature, alle lavorazioni embossed, ai motivi decorativi in 3D, alle serigrafie, alle termosaldature e via di seguito. La tecnologia ha permesso di raggiungere livelli di customizzazione particolarmente apprezzati che oggi sono alla base del successo dei capi o degli accessori anche apparentemente più semplici e lineari.

Photo: Fendi bags by @pinterest

Una volta che i componenti sono definiti i buyer dell’ufficio prodotto procederanno ad acquistare le campionature necessarie per il campionario e successivamente per la produzione.

Tutti i materiali che sono stati selezionati da chi si occupa di raw material research vengono comunque catalogati e costituiscono un archivio materico, oltre che un parco di potenziali fornitori che possono all’occorrenza essere contattati qualora sorgessero dei problemi sui materiali selezionati o qualora ci fosse la necessità di modificare un tessuto o aggiungere, ad esempio, un’apertura con un prezzo inferiore.

Photo: @pinterest

Inoltre, per concludere occorre sottolineare che oggi la grande spinta alla sostenibilità porta anche a realizzare un archivio per raccogliere, conservare e diffondere le buone pratiche e il  lavoro di ricerca che sta dietro ogni componente,  tessuto e lavorazione creata in modo etico e nel rispetto dell’ambiente.

 

 

di Stefano Sacchi
28 Aprile 2023

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