Sono stati svelati i vincitori della terza edizione di Camera Moda Fashion Trust! Chi sono? Tra i 76 concorrenti la vittoria finale è andata a Niccolò Pasqualetti, Marcello Pipitone, Setchu e Florania.
Ma facciamo un passo indietro, di cosa si tratta?
Camera Moda Fashion Trust è una iniziativa no profit, sostenuta dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, mirata a supportare finanziariamente designer indipendenti, basati o operanti in Italia, e attraverso programmi di business mentoring e tutoring.
Il comitato dell’organizzazione è presieduto da Carlo Capasa e guidato dalle co-chairman del comitato consultivo Warly Tomei e Umberta Gnutti Beretta. L’operatività è, invece, affidata al comitato esecutivo composto dalla nostra mentor Sara Sozzani Maino, Paola Arosio, Umberta Gnutti Beretta, Vania Miranda, Beatrice Rossaro e Warly Tomei.
Per questa edizione i co-presidenti del comitato internazionale per eleggere i vincitori sono stati Chiara Ferragni ed Elia Maramotti (brand director & member of Max Mara Fashion Group sustainability committee), mentre a sostegno del progetto Max&co, il brand di Max Mara Fashion Group, e Fidenza Village, parte di The Bicester Collection.
Qual è il premio?
I quattro designer vincitori hanno ricevuto un supporto finanziario, nello specifico Pasqualetti, Pipitone e Setch 40mila euro ciascuno, mentre a Florania sono stati dati 15mila euro da Max&co, oltre alla possibilità di collaborare ad un progetto con il brand. Riguardo alla parte di mentoring i quattro designer potranno ottenere un programma personalizzato da parte di The Bicester Collection, oltre all’opportunità di vendere le proprie creazioni a Fidenza Village.
I quattro vincitori
Niccolò Pasqualetti, toscano e classe 1994, si è già fatto notare nel panorama fashion, avendo vinto a luglio 2021 il premio Franca Sozzani e Who Is On Next? 2021 di Vogue Italia ed Altaroma, oltre a essere stato tra i primi semifinalisti del premio Lvhm 2022. Le sue creazioni presentano uno stampo androgino, tra forme geometriche astratte apparentemente senza confine fino a portarsi dietro le sue colline toscane, che trapelano nei suoi lavori anche nei colori. Maxi camicie e vestiti asimmetrici stravolgono la sartorialità, unendosi a crochet e il lavoro di artigiani toscani.
Dietro al brand Setchu c’è il designer Satoshi Kuwata, vincitore di Who is on Next? Nel 2022 e oggi tra i nove finalisti di LVMH Prize for Young Fashion Designer. Nel suo codice stilistico spiccano minimalismo e artigianato, che si rincorrono creando pezzi unici che richiamano Oriente ed Occidente.Il nome del brand deriva, appunto, dal giapponese ‘Wayo Setchu’, che significa ‘compromesso’ tra la cultura orientale e quella occidentale.
Marcello Pipitone si definisce ‘un artigiano’, creando abiti su misura a Milano, che si incastrano perfettamente con lo sportswear. I suoi pezzi sono unici e trapelano una forte passione per lo sport e una spinta contro il fast fashion, cercando di riciclare quanto più possibile facendo upcycling. Finalista nel 2021 di “Who Is On Next?”, ora è pronto per la sua prossima partita.
Florania abbina il genderless al no season, creando look a km zero. Dietro al marchio c’è Flora Rabitti, che realizza pezzi di upcycling unici, dal tono punk che strizzano l’occhio al gotico. Il tutto in chiave sostenibile, con collezioni create tra Milano e Mantova.
Tra gli altri dieci finalisti nomi del calibro di Federico Cina, Francesco Murano e Marco Rambaldi.
Questo premio sottolinea l’ascesa in Italia dei neo-designer, che stanno trovando terreno fertile per costruire il futuro fashion system. Grazie a queste organizzazioni, infatti, i nuovi talenti hanno in mano gli strumenti necessari e il supporto finanziario per emergere.
Che ne pensate? Credete che sia dato abbastanza spazio in Italia ai giovani designer?
di Giorgia Dallasio
6 Giugno 2023